by Federica Galetto
Hai mai raccolto le guance
dal bianco del pennello
E disteso le orbite nel viola
spento d’una curva
che immobile diventa l’arco
Trasuda senza scendere spezzando
braci e gelo
Agli occhi lascia le premature palpebre
Sedimenti secchi d’artefatto
[M’hai riempito la gola d’aria
come un fiero gozzo traballante]
Meschino quel tirar di vento ai lobi
Il bianco della punta ricolma in cerchio
Sebbene abbia compreso
che le mie viole per capelli s’annodano
Hai mai raccolto le guance
dal bianco del pennello
così che mi si scolorisse il buio
In embrione volasse al labbro
smorzato solo dall’ocra indifeso
d’un diniego
Se mai passasse un angelo
Vorresti tu dire che mi guardi
E mi tenesse la mano
[Ché mi sono persa]
Last updated August 16, 2011